Tergiplèttico da tèrgere [‘tɛrʤere], neologismo di Stephen Kleckner, dicesi di una situazione, di uno stato fisico, di un qualche cosa instabile, che asciuga. ma al tempo stesso non secca, non spezza la fibra. “Una situazione tergiplettica” illusoria, irrazionale. “Siete tergiplettici…” oppure “Una fattanza tergiplettica” oppure “… in barca a vela in situazione tergiplettica durante una bolina stretta: avevamo una sartia rotta dell’albero”, cercare di derimere un plettro, cerare di dirimere pensieri ingarbugliati… di una situazione ingarbugliata o di una vita…
Stephen Augustus Kleckner
Nascita del neologismo
Nasce da una serie di battute che facevamo con i miei amici, prima a Genova e poi a Riccione. La data di nascita credo sia intorno al 1998 / 2000. In quegli anni nella nostra compagnia ci divertivamo ad inventare parole simpatiche, gag e spesso parlavamo invertendo le lettere all’interno delle parole. Ad un certo punto venne fuori la parola tergiplettico, associato al dolore pirotecnico. In pratica nasce come gag all’interno del nostro gruppo di amici, per intendere una situazione particolarmente complessa, rischiosa, ma non troppo.
Il neologismo
Ad un certo punto, cercando la parola su google mi sono reso conto che non c’era ancora. Insomma tergiplettico, non esisteva come parola nell’indice di google. Ad oggi 2020 ci sono solo due risultati, che puntano tutti e due al mo sito internet.
Quindi in pratica mi sono reso conto di aver inventato una parola, che nessuno usa evidentemente, questo è chiaro proprio dai non risultati su google. Chissà se mai useremo prima o poi questo neologismo.
La ricostruzione
Ho ricostruito questo neologismo che usiamo da più di dieci anni durante una serata con Bernie e Francesco, da Francesco nel 2013 a Geova.