Siamo al traverso di Ancona a 6 miglia dalla costa. Ieri siamo partiti da Chioggia dopo un breve controllo ed una birretta al Bar della Marina. La barca è un Grand Soleil 43 piedi del 2000
Diario del facente funzioni di Capitano, data stellare -307480.5 non sono capitano o meglio ho la patente nautica per comando di imbarcazioni da diporto, quindi sono anche io nel mio piccolo comandante :), ma inizierò e scrivere così in onore del Capitano Astronauta Samantha Cristoforetti, una donna, anche lei appassionata di navigazione e di Star Trek ora a bordo della ISS alla quale penso spesso durante i turni di notte. Lo dedico anche a tutte le donne e CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE, questione che mi ha dato da pensare parecchio durante questi primi di preparazione al trasferimento, violenza, che non finirò mai di denunciare e verso la quale non farò mai orecchie da mercante.
La barca internamente è ben tenuta, purtroppo abbiamo il frigorifero non completamente funzionante e siamo senza il radar perché manca la connessione con l’antenna. Inoltre il vecchio proprietario ha lasciato la barca asportando l’inverter, quindi non posso ricaricare il mio Mac da navigazione, ma per fortuna abbiamo uno sdoppiatore a tre ingressi per la presa dell’accendi sigari con il quale teniamo in carica i telefoni e gli iPad. Stiamo cercando di navigare sotto costa per non perdere la rete, almeno quella telefonica.
La partenza è stata veloce dalle bitte dopo aver rimosso le cime di ormeggio, presa la laguna ce la siamo lasciata alle spalle velocemente e da lì è iniziato un leggere venticello di NO che si è poco dopo spento, ha iniziato a piovere una pioggerella fine fine, che non dava neanche l’impressione di bagnare, ma ben presto il ponte e della barca e le nostre cerate erano gocciolanti.
Abbiamo cenato con un buon piatto di mezze maniche al tonno e poco pomodoro, buonissimi, che purtroppo sono rimasti in attesa dell’armatore che dormiva nella stanza di prua.
All’altezza di Punta della Maestra è iniziato a salire un vento da terra di intensità 10 nodi circa che ci ha accompagnato con una pioggia incessante fino a Rimini dove siamo arrivati di prima mattina. Durante la notte ho pensato di addentare le mezze maniche avanzate, ma per rispetto dell’armatore le ho lasciate nella pentola.
Quando ci siamo ormeggiati all’inglese al benzinaio era il mio turno di riposo per cui ho continuato a dormire fino alle 8:49 dopodiché ci siamo svegliati, abbiamo fatto rifornimento di carburante e acqua e dopo una bella colazione e un giro al supermercato per fare cambusa siamo ripartiti.
Piero, lo skipper, a pranzo ha preparato un bel piatto di fusilli al sugo di pomodoro e olive nere, leggerissimamente piccanti per me, ma al limite per loro due.
Al traverso di Pesaro abbiamo incontrato una scia di tronchi ed alberi ed anche due metà di un natante poco più grande di 4 metri alla deriva che ho segnalato al Compartimento Marittimo di Pesaro via radio VHF sul canale 11 dopo averli chiamati sul 16.
La giornata è stata piovosa, ma sul finire il cielo si è aperto ed abbiamo visto un bel tramonto al traverso di Senigallia. Adesso stiamo virando a Sud per passare il promontorio del Conero e metterci in rotta verso Vieste, è salito un scirocco di 15 nodi che ci prenderemo in faccia tutta la notte, ma per fortuna non piove, mentre sta aumentando un po’ l’onda che tentiamo di prendereg contro prua con qualche grado di scarto per evitare di sbattere ogni cresta.
Abbiamo cenato tutti quanti assieme con un bel piatto di pomodoro e mozzarella tagliati a spicchi con olio e due wusterl, a testa, scaldati sulla padella con contorno di senape… La birra Menabrea era buona. La nottata è iniziata senza tanti problemi, sbattiamo un po’ ma nessun problema, stiamo navigando a 5/6 nodi direzione Vieste con un COG di 150′, a parte un gruppo di pescherecci di fronte ad Ancona, non ho più visto niente nei miei turni ed ho iniziato a leggere “La linea d’ombra” di Joseph Conrad. Mi sveglierò domani mattina alle 7:45 con i tappi nelle orecchie..