Quel giorno ce la siamo proprio presa tutta la perturbazione, uno dei tanti giri d’Italia… Il mitico Lucio, grande skipper con cui ho vissuto avventure indimenticabili, mi ha svezzato come un vitellino… mi ha insegnato ad andare contro vento e contr’onda!
Nei video, il mare, sembra sempre tutto piatto e non si capisce mai, realmente, quanto vento e quanta onda ci sia… in quel momento avevamo due metri d’onda, sotto costa, con periodo di 7 secondi… una figata! Lucio, mi ha insegnato a zig-zagare come un maestro di ski al suo allievo, mi ha lasciato al timone per 3 ore di fila, dapprima vicino a lui, dopo al timone opposto, poi mi ha lasciato il timone in mano e poi mi ha seguito nei primi salti…, dopodiché… ciao… ho iniziato a capire bene il meccanismo e l’anticipo che bisogna dare sull’onda e abbiamo iniziato a ingranare bene. Mi sono divertito come un bambino!
Già avevo le braccia rotte dalle cime d’ormeggio del giorno prima a Reggio Calabria, quando arrivammo con abbondanti 30 nodi e raffiche di 45, nello stretto di Messina. Ed entrando dentro al porto di Reggio, rischiammo di essere risucchiati e spinti contro la banchina commerciale. Per fortuna Lucio, spingendo il motore al massimo rischiò l’inevitabile ed evitammo di toccare con la poppa sulla banchina, io ero già pronto con un parabordo, riguadagnammo lentamente acqua e riuscimmo ad entrare nella marina di Reggio Calabria, fu l’unica volta che ormeggiai proprio nel pontile della marina, fu una fatica immane, io a prua che tenevo 4 cime, due da una parte e due dall’altra, saltò a bordo anche un ormeggiatore, cosa mai capitatami, per riuscire a tenere le cime con la marcia inserita avanti dal vento che c’era. Ci addormentammo subito dopo l’ormeggio, esausti, sotto l’albero subito dopo scattato un selfie, poi ci riposammo e andammo a mangiare accompagnati dal mitico Salvatore una pizza… il giorno dopo avevo le braccia già finite…
Quel giorno ci chiamarono pure, dalla capitaneria per cercare di capire se ci fosse in zona una barca di migranti alla deriva. Povera gente. Con quel mare chissà! Venne scambiato un peschereccio con tante gabbie per un barcone e noi lo identificammo a poche miglia verso il largo… speriamo non ci fosse davvero in mare un barcone di migranti… ci siamo alternati ogni 3 ore… e allora… e allora dai… Rawhide a tutto volume… e via contro vento e contro onda, impavidi della paura, tanto se succede che sia più veloce possibile e meno indolore… Rawhide…! Yo….!
Marciare, marciare, marciare
Marciare, marciare, marciare
marciare, marciare, marciare
marciare, marciare, marciare,
Rawhide!
Marciare, marciare, marciare
Anche se i fiumi sono in piena
Fai marciare quei vitelli
Rawhide
Nonostante il tempo e la pioggia e il vento
Ossessionato dal cuoio
Vorrei che la mia ragazza fosse al mio fianco
Tutte le cose che mi mancano
Buon cibo, amore e baci
Stanno aspettando alla fine del mio viaggio
[Chorus]
Sospingili, guidali
Guidali, sospingili
sospingili, guidali
Rawhide
Contali, portali dentro
Portali dentro, contali
Contali, portali dentro
Rawhide
Fai avanzare, avanzare, avanzare
Anche se disapprovano
Fai avanzare quei vitelli
Rawhide
Non cercare di capirli
Soltanto legali, tirali e marchiali
Presto vivremo felici e selvaggi
Il mio cuore prevede che
Il mio vero amore mi aspetterà
Aspetterà alla fine del mio viaggio.
Hyaa!
[Chorus]
Marciare, marciare, marciare
Marciare, marciare, marciare
Hyaa!
Marciare, marciare, marciare
Marciare, marciare, marciare
Hyaa!
Rawhide!