Quella mattina, siamo partiti presto
Siamo partiti all’alba con una previsione non bellissima, ma neanche tragica. Eravamo quattro persone di equipaggio, Pietro Palloni, Lucia, una amica di Lucia di Milano come prodiere ed io.
Percorsi circa 20 miglia al traverso di Cesenatico, ci siamo presi un colpo di vento molto forte che è salito come al solito di colpo. Lucia al timone, Pietro sottocoperta. Io in quel caso stetti malissimo per una mezz’orata per un blocco di sinusite improvviso. La sera prima non mi ero asciugato i capelli ed eravamo andati a mangiare una pizza al gelo e mi si creò un blocco che mi fece venire una sinusite fortissima, con conseguente mal di mare, di cui io non soffro per fortuna.
Lucia è riuscita a tenere la barra diritta
Alla fine la Lucia è riuscita a tenere la barra diritta e siamo andati a Nord verso Venezia dove siamo entrati trionfalmente dal Canal Grande e siamo andati ad oreggiare a porto San Giorgio, l’isolotto davanti a Piazza San Marco, alla compagnia della vela di venezia ch’è convenzionata con lo Yacht Club di Rimini.
Che bella avventura!
Siamo stati molto bene lì, poi siamo tornati indietro con la Anita G, uno imbarcazione di 60 piedi in legno disegno di Sciarrelli in ferro e legno. Abbiamo navigato tutto il canale di Pelestrina e siamo usciti da sud della laguna di Venezia. Siamo arrivati a Rimini alle 2 di notte sotto un diluvio universale ed aiutammo anche un prete con Lucia, che poveraccio si era schiantato con la sua automobile contro un albero di viale principe Amedeo.