Calcolo della autonomia di carburante in barca a vela



Il carburante è fondamentale…!

Quando andate per mare sopratutto con una barca a motore o su di una barca a vela non siete in macchina sulla terra ferma…., non potete ragionare come se ad ogni caletta ci sia un distributore di benzina, quindi io ragiono così…:

Posto un serbatoio di 100 litri, per fare i calcoli pari dall’inizio… ed un motore che consuma 5,6 litri/ora ad una andatura di 7 kn che corrispondono a 7 miglia… di velocità di crociera media (considerando che ci possa essere sempre una minima corrente di 0,5 kn)….

Se dividiamo: 100 litri diviso 5,6 litri ora abbiamo circa 17,85 ore di autonomia del motore… con le quali facciamo a 7 nodi: esattamente 125 miglia nautiche di autonomia massima.

Non usare mai l’autonomia massima!

Uare l’autonomia massima è sbagliato oltre che vietato dal codice della navigazione che impone di considerare il 30% di riserva… e non possiamo ragionare in questo modo… per tutta una serie di motivi differenti:

  1. Potrebbe essereci più corrente o vento contro la barca, quindi dover contrastare la corrente o vento che potrebbe diminuire anche di 3 nodi la vostra velocità, che smorzerebbe la vostra velocità di crociera a 4 kn, ma senza cambiare i consumi.
  2. Voi state navigando attraverso due fluidi, il vento con l’opera viva e l’acqua con l’opera morta.
  3. Le condizioni meteo marine potrebbero diventare molto più avverse e potreste essere obbligati a bordeggiare a motore per affrontare i marosi al mascone.
  4. Potrebbe esserci un cambio di programma, dovuto dall’arrivare di una perturbazione, oppure la necessità di tornare in porto per un malore di un membro dell’equipaggio, oppure dover trainare una barca a vela, per parecchio tragitto oppure dover prestare soccorso a una barca in difficoltà…
  5. Potreste avere una piccola perdita nella cisterna del diesel, oppure aver sporcato parte del vostro serbatoio, nella speranza che siano separati e ne possiate avere anche un terzo dove scolare quello buono.
  6. Potreste aver imbarcato del diesel sporco o essere venuta su la morchia con il rollio, sopratutto con burrasca o tempesta.

Tenete sempre la riserva!

Insomma anche quando avrete fatto la patente nautica vi fanno fare il calcolo dell’autonomia al 30% del serbatoio per un motivo ben preciso, dove SEMPRE considerare la RISERVA…!

per cui il 30% del vostro serbatoio ideale da 100 litri sono 30 litri che dovrete come riserva da non toccare mai… con cui farete a 7 nodi potrete percorrere 87,5 miglia nautiche.

A questo punto io faccio un ragionamento ancora diverso:

io considero il 30% dei 70 litri (togliendo quindi a prescindere la riserva, di cui sopra, che non intendo usare). I litri sui cui fare i calcoli di rotta scendono quindi a soli 49 litri (la metà del serbatoio) che moltiplicati per 7 nodi di velocità mi danno 8,75 ore di autonomia, per un raggio di 61,25 miglia

Tabella di consumo e autonomia

LT Kn LT/h h Miles
Capcità serbatorio 100 7 5,6 17,9 125
Capcità serbatorio a 4 Kn 100 4 5,6 17,9 71,4
Considerando 30 % di riserva 70 7 5,6 12,5 87,5
Considerando 30% della riserva di 30% 49 7 5,6 8,8 61,25
Riserva massima utilizzabile 51 7 5,6 9,1 63,75
Con tanica da 20 LT aggiunta alla capacità del serbatoio tolto il 30% di riserva 69 7 5,6 12,3 86,25
Con 2 taniche da 20 LT aggiunte alla capacità del serbatoio tolto il 30% di riserva 109 7 5,6 19,5 136,25

Notare come aumenta la vostra riserva con due taniche da 20 LT.

Direte che sono un esagerato…!

Sì è vero…! Ho navigato con gente che adesso fa addirittura i Sail Accademy, che sono rimasti senza carburante più volte o che non sono riusciti ad identificare di aver la saracinesca della tanica principale chiusa.

Con lo schema sopra, sono sempre tranquillo che qualsiasi cosa succeda entro le 60 miglia circa, ho comunque un’opzione di rientro per rifornimento in base al mio pescaggio.

Inoltre sono preparato in caso di forte moto ondoso o cambiamenti improvvisi di programma. È vero che in questa maniera altresì si naviga sempre con metà del serbatoio dietro, che ha un peso e impone effettivamente maggior consumo, però io preferisco fare così… posso fare ancora 63,75 miglia per raggiungere qualsiasi porto dove fare rifornimento. La seconda ipotesi, del cambiamento di programma è da tenere più in considerazione di quanto si possa pensare, basta solo un piccolo incidente a persone o cose.

Inoltre è spesso capitato di non riuscire a fare rifornimento in determinati porti causa, mancato pescaggio in quel momento, dovuto alla marea o perché c’era moltissima cosa, sopratutto alle isole d’estate o per mancanza di carburante al distributore.

Il mio schema vi da una idea molto più ragionevole del carburante che si ha a bordo e sopratutto della massima distanza dei porti raggiungibili dove si può fare rifornimento, in rapporto alla vostra profondità che normalmente corrisponde alla vostra grandezza, e corrisponde anche alla vostra capacità di immagazzinare carburante, e al tempo stesso di consumarlo.

Portate sempre dietro delle taniche

In più portatevi SEMPRE almeno due taniche di carburante da 20 LT così da poter rabboccare ed aumentare la vostra autonomia. Può essere fondamentale avere taniche anche vuote disponibili per farsi fare rifornimento al volo da un peschereccio che esce dal porto per darvi soccorso. Già successo due volte.

Questo vuol dire che appena siete a metà del vostro serbatoio se prendete mare e dovete navigare per parecchio potreste rimanere senza carburante.

Per quanto riguarda la mia autonomia concettuale nella preparazione delle rotte, uso sempre questi parametri e quindi in questo dobbiamo preventivare una navigazione massima di 8 ore e trovare rifornimento nel raggio di 60 miglia. Questo per stare sicuri. Perché, se il mare aumenta ed il tempo peggiora, voi non farete più 6 nodi con 2200 giri, ma ne farete 4, a volte anche meno, combattere contro le onde ed i marosi può allungare la navigazione del triplo! Questo dovete tenerlo bene a mente.

State attenti a rimanere senza benzina all’ingresso del porto

Ricordo con più di un armatore di essere rimasto senza benzina, anche più di una volta durante una navigazione d’altura verso la Grecia o il sud Italia. Il carburante è fondamentale: è la vostra salvezza, potete usarlo come locomozione, ma anche come produzione elettrica dei sistemi di bordo e degli apparati di sicurezza, potete usarlo per scaldarvi con il Webasto se lo avete a bordo, insomma è la vostra sopravvivenza.

Se rimanete senza carburante in ingresso in porto con vento forte ed onda alta potreste perdere anche la vita distruggendo la barca contro gli scogli, come purtroppo è già successo recentemente.

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