Fano
Siamo partiti dal cantiere di Fano Multinautic per le 13:00 in direzione Chioggia, poco dopo essere partiti abbiamo già capito che non sarebbe stato un trasferimento caldo e senza foschia.
Traverso di Monte San Bartolo
Al traverso del monte San bartolo ci siamo accorti che la nebbia e la foschia sarebbe presto salita, mentre stavamo ancora veleggiando lentamente. Abbiamo cercato di veleggiare piano, per poter arrivare di mattina a Chioggia, almeno con il sole.
Traverso di Punta della Maestra
La sera eravamo al traverso di Punta della Maestra ed è stato il momento peggiore anche perchè abbiamo deciso di puntare sulla meda davanti a punta della Maetra per vedere la sua reale portata con la nebbia, anche se io avrei preferito passare lontano dalla meda almeno a 500 metri. La nebbia era densissima, brutta navigazione, molta ansia e occhi sbarrati davanti a noi, in ascolto di qualsiasi rumore. Mare piatto come olio, tanto che si vede perfettamente le line del fluido che sbattevano contro lo scavo, sembrava di essere in una galleria del vento, non avevo mai visto una cosa del genere.
Arrivo a Chioggia
A Chioggia c’era moltissima nebbia tanto che non riuscivamo a vedere manco i cardinali e abbiamo schivato per poco alcune banche a vela che uscivano per altro con luci spente per partecipare ad una regata.
Fatto colazione al Bar della marina, abbiamo aspettato dalle 8:30 alle 12:30 un treno che ci avrebbe dovuto portare a Bologna per poi prendere un regionale ed arrivare a Riccione ed io a Fano a riprendere l’automobile lasciata nel parcheggio della Marina dei Cesari. Purtroppo il trenino a diesel ha deciso di inchiodarsi di colpo per non si capisce quale ragione ed arrivando in ritardo ci ha fatto perdere il treno. Abbiamo quindi dovuto prendere un Freccia per arrivare ad un orario decente a Riccione.