L’isola di Busi vicino all’isola di Lissa
L’isola di Busi è una piccola isola ad est della più grande isola di Lissa. Si può raggiungere in barca oppure mediante dei traghetti o piccole imbarcazioni che portano i turisti avanti ed indietro dall’isola di Lissa. I traghetti principalmente si fermano al porto di Porto Mezzo, dove sbarcano i turisti e tornano indietro, altre imbarcazioni invece fanno il giro per le grotte dell’isola di Busi. a Porto Mezzo ci sono dei ristoranti, delle strutture balneari ed un piccolo agglomerato turistico. È difficile ancorare avanti a Porto Mezzo per una serie di divieti, vi consiglio di prendere un gavitello per ormeggiare in sicurezza la vostra imbarcazione ed evitare di essere d’intralcio al traghetto. Anche nella parte orientale dell’isola ci sono delle bella baie, una di queste è baia Luca dove poter ancorare e in sicurezza.
Le grotte dell’isola di Busi
Busi è un termine dalmata di origine veneta che significa buchi. Il buso è usato come termine anche a Bologna ed indica un buco. Il plurale busi, significa buchi, da qui forse il nome l’isola dei buchi. Questo forse perché nell’isola dalla costa frastagliata esistono molti buchi? Non lo so, ma so che ci sono alcune grotte nell’isola di Busi.
La principale Grotta Azzurra
Busi è un’isola vicino all’isola di Lissa, meta di molti turisti proprio perché vi è una grotta molto famosa chiamata grotta Azzurra. Ricordo che, quando ci sono tornato, era stata completamente recintata da boe galleggianti che ne impedivano l’accesso dal mare. Per visitare la grotta Azzurra bisognava farlo solo con una visita guidata mediante delle piccole barchette che entrano ed escono velocemente al costo di € 15 a persona circa.
È pericoloso anche entrare a nuoto all’interno della grotta, per la serie di barche che entrano ed escono a fianco. Forse meglio visitare la grotta durante il tramonto dove c’è meno passaggio di barche turistiche, ma si potrebbe perdere lo stupendo gioco di riflessi che entrano dentro la grotta di giorno.
Nei pressi della grotta Azzurra è vietato ancorare con la barca, sicuramente ad Agosto quando ci son stato. Si sono avvicinati dei ragazzi su di un gommone con delle magliette con scritto Port Authority e ci hanno detto che era vietato ancorare, anche se sulla cartografia non vi è alcun divieto.
La grotta della foca monaca vicino a Capo Vescovo nell’isola di Busi
Vicino a capo Vescovo invece c’è una grotta gratuita e libera galleggianti, almeno fino a quando ci sono andato io. Si chiama grotta della foca monaca. La prima grotta a capo Vescovo è difficile da identificare, perché si perde nella costa frastagliata, ma se controllate sulla mappa troverete il punto facilmente. L’entrata della grotta dal mare presenta una spaccatura trasversale che arriva fino al livello del mare e potrete accedervi anche con un piccolo battello. La grotta è molto lunga, portatevi dentro una pila perchè in fondo potreste trovarvi in difficoltà senza luce. Il momento più bello è il tramonto quando la luce del sole penetra esattamente all’interno della fenditura trasversale, regalando un gioco di luce stupendo.
La seconda grotta della Baia di Tresjavac nell’isola di Busi
La seconda grotta è la grotta vicino alla Baia di Tresjavac, molto più riconoscibile dal mare, perché molto ampia. La vedrete sicuramente e non avrete difficoltà a riconoscerla. Vi consiglio di ancorare a metà tra le due grotte e non troppo vicino alla costa, il fondale non è ottimo tenitore e va giù velocemente, come spesso succede in Croazia. Nella seconda grotta potrete entrare con il vostro gomme, vi consiglio di stare attenti al motore e agli scogli aguzzi e taglienti che sono all’interno della grotta, potrebbero tagliavi i tubolari del vostro tender. Noterete che la grotta è davvero molto grande. All’interno della grotta c’è anche una piccola spiaggia di sassi coperta dal mare da alcuni scogli.
Fonte
https://it.wikipedia.org/wiki/Busi
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Croazia e Dalmazia, appunti di viaggio 2019: MAP IS WRONG…!