A bordo della barca a vela Illirya, la città di Sebenico si è dispiegata davanti ai miei occhi in un’entrata trionfale. Mai prima d’ora avevo solcato il canale acqueo che conduce alla città, e la sensazione di scoperta era esaltante.
Alle nostre spalle, l’isola di Zlarino fungeva da guardiano silenzioso, mentre sulla sinistra in lontananza si vedono le vivaci cittadine di Provicchio e Vodizze in croato Vodice. Superando la Stazione Segnali del canale di Sebenico sulla sinistra e la possente fortezza di San Nicolò sulla destra, un gioiello veneziano annoverato tra i Patrimoni dell’UNESCO, il panorama si apriva a rivelare grotte suggestive e il bunker “Occhi di Hitler”, vestigia di un passato turbolento della seconda guerra mondiale.
Infine, eccoci nel primo mare interno: Sebenico si ergeva maestosa davanti a noi, con il ponte che solcava lo sbocco del fiume Cercha sulla sinistra e la Marina di Mandolina ad accoglierci sulla destra. Qui, abbiamo ormeggiato con un forte vento, pronti a immergerci nella bellezza di questa città dal fascino antico e dalla storia millenaria.